Lo squalene: una promettente novità in campo cosmetico e farmaceutico

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Che cos’è lo squalene?

Lo squalene è un composto organico a catena lunga, presente in natura in diverse fonti, come il fegato di squalo, il lievito, la canna da zucchero e l’olio di oliva extravergine. È un idrocarburo non polare e si presenta come un liquido incolore e insapore. Lo squalene è stato oggetto di diversi studi per le sue proprietà benefiche sulla salute umana, in particolare per il suo ruolo nell’immunomodulazione dei macrofagi proinfiammatori, favorendo la riparazione dei tessuti e la cicatrizzazione delle ferite. Lo squalene è anche utilizzato in campo cosmetico per la sua capacità di proteggere la pelle dai danni dei radicali liberi. I radicali liberi sono molecole instabili che si formano naturalmente nel corpo a causa dell’esposizione ai raggi UV, all’inquinamento atmosferico e allo stress ossidativo. Questi radicali liberi possono danneggiare le cellule della pelle e causare l’invecchiamento precoce, le rughe e le macchie scure.

Lo squalene per la riparazione dei tessuti

Uno studio di ricerca condotto dall’Università spagnola di Jaén ha indagato sulle funzioni che lo squalene, il principale composto minore dell’olio di oliva vergine, svolge nella riparazione dei tessuti e la cicatrizzazione delle ferite. Le conclusioni di questo studio suggeriscono che lo squalene presente nell’olio di oliva vergine svolge un ruolo importante nell’immunomodulazione dei macrofagi proinfiammatori, favorendo la riparazione dei tessuti e la cicatrizzazione delle ferite. L’interazione dei macrofagi M1 e M2 è fondamentale per la guarigione definitiva delle ferite, e senza squaleni, la cicatrizzazione sarà carente e potrebbero verificarsi danni ai tessuti
Lo studio è stato pubblicato su Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine con il titolo “Lo squalene stimola una cellula immunitaria innata chiave per favorire la guarigione delle ferite e la riparazione dei tessuti”.
Il composto aiuta non solo a curare ma anche a prevenire danni alla pelle.

Dove trovare lo squalene

Lo squalene si può trovare in diverse fonti naturali, tra cui:

  • Fegato di squalo: è la fonte più comune di squalene, ma l’estrazione di squalene da questa fonte è considerata insostenibile e non ecologica.
  • Olio di oliva vergine: è la fonte vegetale più comune e più largamente disponibile di squalene, si stima che l’olio di oliva vergine contenga tra l’1% e il 10% di squalene.
  • Canne da zucchero: lo squalene è presente in piccole quantità nella cera delle canne da zucchero.
  • Alghe: alcune alghe producono squalene.

Oltre alle fonti naturali, lo squalene può essere prodotto sinteticamente in laboratorio ma questo tipo di produzione può essere più costosa, meno sostenibile rispetto all’estrazione da fonti naturali, potrebbe produrre squalene impuro o contaminato e potrebbe non essere in grado di soddisfare la domanda globale di questo composto. Pertanto, l’estrazione di squalene da fonti naturali come l’olio di oliva vergine è considerata la fonte preferita.

Perché scegliere squalene derivato da olio extravergine d’oliva

Scegliere lo squalene derivato dall’olio extravergine d’oliva significa optare per una fonte naturale e sostenibile di questo composto. Inoltre, l’olio EVO è noto per le sue proprietà antiossidanti e anti-infiammatorie, che potrebbero conferire benefici aggiuntivi allo squalene derivato da questo tipo di olio.
In conclusione l’olio di oliva è una fonte relativamente economica di squalene tuttavia il suo costo può variare in base alla qualità dell’olio di oliva utilizzato e alla tecnologia di estrazione utilizzata per estrarre lo squalene dall’olio. Va notato che i costi del squalene possono anche dipendere dal mercato e dalle condizioni economiche del momento. In generale, la domanda di squalene è in costante aumento in diversi settori, tra cui quello cosmetico e farmaceutico, e questo potrebbe influire sui prezzi delle diverse fonti di squalene.

Prospettive future per l’utilizzo dello squalene

L’uso dello squalene ha diverse prospettive per il futuro. Ad esempio, il suo potenziale impiego come adiuvante vaccinale è stato dimostrato in diverse ricerche, e la sua capacità di ridurre l’infiammazione e promuovere la cicatrizzazione dei tessuti potrebbe avere importanti implicazioni per la salute umana. I risultati delle ricerche disponibili ad oggi suggeriscono che gli squaleni presenti nell’olio di oliva vergine potrebbero essere utilizzati in futuro anche per trattare malattie infiammatorie come la sindrome dell’intestino irritabile. Tuttavia, per garantire la sostenibilità e l’efficienza della produzione di squalene, saranno necessarie ulteriori ricerche per migliorare la produzione sintetica e identificare nuove fonti naturali.