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Dopo una lunga esposizione al sole se le labbra sono secche e sono gonfie, doloranti e
arrossate, è necessario applicare impacchi freddi il più rapidamente possibile. In alternativa
se si possono usare degli appositi panetti freddi, o dei cubetti di ghiaccio, l’importante è che
non siano direttamente a contatto con la pelle danneggiata, ma siano avvolti con un panno
pulito. Utilizzare in seguito appositi stick labbra idratanti.
Per proteggere le labbra dal freddo si può utilizzare Il burro di cacao, balsami o oli
preferibilmente vegetali Karitè, Argan, Olio di Oliva, Mandorle dolci e una corretta
alimentazione che preveda una buona idratazione durante il giorno. Visto che le nostre labbra
sono una delle parti più sensibili ed esposte, è sempre buona abitudine prendersene cura con
attenzione.
Durante l’estate sono consigliati stick solari labbra appositi, i balsami. Le maschere
notturne per le labbra sono ottime alleate in situazioni di particolari disidratazioni. Durante
l’inverno sono molto utili gli stick a base di burro di cacao oppure i dispenser che
contengono oli naturali che possono essere particolarmente efficaci, garantendo una profonda
idratazione. Si raccomanda di prendersi sempre cura delle labbra come della pelle, agendo
sempre in via preventiva.
L’irritazione da pannolino è un’infiammazione della pelle dell’area intima causata dal contatto
prolungato con pannolini umidi o poco traspiranti. Può causare irritazione, prurito e bruciore.
Questo problema è comune nei neonati e nei bambini piccoli che indossano pannolini per
molte ore al giorno. La prevenzione e il trattamento precoce sono importanti per evitare
infezioni e peggioramenti della pelle.
La dermatite da pannolino è un’affezione superficiale della pelle del bambino che compare
soprattutto nella zona genitale dopo esposizione a sostanze irritanti o agenti di natura chimica
(detergenti, creme, etc), fisico-chimica (pannolino) o biotica (urina e feci).
Infezione da Candida è una infezione causata da un microrganismo (Fungo) detto Candida.
Esistono diverse sottospecie di Candida ma quella più comune che interessa i genitali è la
Candida Albicans. Si manifesta con Arrossamento intenso e diffuso, eruzione cutanea, a volte
lucida, tra le pieghe della pelle nelle zone del pannolino.
Quando non è associata a infezioni particolari quindi nella maggior parte dei casi, la
dermatite da pannolino si può curare semplicemente mantenendo asciutta e pulita la zona
arrossata, applicando alcuni prodotti, idratanti e protettivi (Ossido di Zinco) per il quali non
serve prescrizione medica e cambiando il pannolino molto spesso.
La crosta lattea nei neonati è causata dall'aumento di ormoni e di sebo prodotto
dalle ghiandole sebacee. Questo può causare la formazione di pustole e la
secchezza della pelle. La crosta lattea è una condizione temporanea e generalmente
non è pericolosa per la salute del neonato.
La crosta lattea può essere rimossa utilizzando un panno umido e pulito per
ammorbidirla, quindi delicatamente strofinare la crosta. Evitare di grattare o sfregare
troppo forte per evitare di irritare la pelle del neonato. È importante mantenere la
pelle del neonato pulita e asciutta.
Se il neonato si gratta la crosta lattea, può causare irritazione e infezione della pelle.
La crosta lattea contiene una ferita superficiale, quindi è importante evitare che il
neonato la gratti per evitare ulteriori danni alla pelle. In caso di prurito intenso, si
consiglia di consultare un pediatra per valutare la possibilità di utilizzare una crema
idratante o un olio possibilmente naturale o altro trattamento medico.
La crosta lattea si manifesta principalmente sulla testa e sulle tempie dei neonati,
ma può anche comparire sulle orecchie, sulle sopracciglia e sul collo.
La crosta lattea nei neonati può verificarsi durante il primo mese di vita. Questa
condizione è causata dall’aumento di ormoni e di sebo prodotto dalle ghiandole
sebacee. La crosta lattea è una condizione temporanea e generalmente non è
pericolosa per la salute del neonato.
In caso di crosta lattea del neonato, è possibile seguire questi passaggi:
1. Mantenere la pelle del neonato pulita e asciutta, evitando di usare saponi
aggressivi o creme che potrebbero irritare la pelle.
2. Utilizzare un panno umido per ammorbidire la crosta lattea, quindi
delicatamente strofinare la crosta per rimuoverla.
3. Evitare di grattare o sfregare troppo forte per evitare di irritare la pelle del
neonato.
4. Consultare un pediatra se la crosta lattea persiste o se compaiono segni di
irritazione o infezione.
In generale, la crosta lattea è una condizione comune e benigna che spesso
scompare da sola nel giro di poche settimane. Tuttavia, è importante prendersi cura
della pelle del neonato per evitare complicazioni.
La durata della crosta lattea del neonato può variare, ma in genere dura da qualche
settimana a qualche mese.
La crosta lattea può comparire nei neonati già a partire dalle prime settimane di vita
e di solito scompare da sola nel giro di 2-3 mesi. Tuttavia, la comparsa e la durata
della crosta lattea possono variare da neonato a neonato. Questa condizione è
comune nei neonati e non è pericolosa, ma è importante prendersi cura della pelle
del neonato per evitare complicanze.
No, la crosta lattea nei neonati non deve essere rimossa per forza. Questa
condizione è comune e benigna e di solito scompare da sola nel giro di poche
settimane. Tuttavia, se la crosta lattea diventa fastidiosa o causa irritazione alla
pelle del neonato, è possibile rimuoverla con delicatezza utilizzando un olio naturale,
In caso di dubbi o preoccupazioni, è sempre consigliabile consultare il pediatra di
fiducia.
Le smagliature della gravidanza sono linee sottili e biancastre o rosate che si verificano sulla
pelle a causa della rapida crescita e delle modifiche nella forma del corpo durante la
gravidanza. Possono comparire sul ventre, sulle cosce, sui fianchi, sui glutei e sul seno. Sono
causate dalla rottura delle fibre elastiche nello strato inferiore della pelle a causa della
tensione e dello stiramento. Non sono pericolose, ma possono essere fastidiose e influire sulla
percezione di sé.
In genere vengono consigliati oli naturali per prevenirle e per trattarle, molto utilizzato è
l’olio di Mandorle ma si utilizzano anche l’olio di Argan, l’olio di Cocco e l’olio o burro di
Karitè. Recentemente viene molto consigliato l’olio di Oliva, perché oltre ad idratare
profondamente ha anche una azione di nutrimento della pelle che lo rende molto efficace.
Le smagliature in gravidanza si verificano a causa della rapida espansione e contrazione della
pelle durante l’aumento di peso e la crescita del bambino. La pelle è costituita da tessuto
connettivo che sostiene la pelle, ma quando si allunga troppo rapidamente o troppo
frequentemente, le fibre di collagene e di elastina possono rompersi, causando la formazione
di smagliature. La predisposizione genetica, la quantità di grasso sottocutaneo e il livello di
idratazione della pelle possono anche influire sulla comparsa delle smagliature durante la
gravidanza.
La loro insorgenza è più frequente intorno al 6°-8° mese di gravidanza, quando diminuisce la
tolleranza al glucosio e aumenta la concentrazione nel sangue degli ormoni steroidei (tra cui
il cortisolo, ormone che indebolisce le fibre elastiche, il collagene e i mucopolisaccaridi che
formano l’impalcatura che sostiene il derma).
Le smagliature durante la gravidanza tendono a comparire in aree in cui la pelle si estende
rapidamente, come il seno, la pancia, i fianchi e le cosce. Tuttavia, possono anche verificarsi
anche in altri distretti dell’organismo.
Sì, l’olio d’oliva viene considerato un cicatrizzante naturale per la pelle. Contiene
antiossidanti e acidi grassi che aiutano a lenire e proteggere la pelle, accelerando il
processo di guarigione. Tuttavia, è sempre meglio consultare un medico prima di
utilizzare qualsiasi prodotto per la pelle, incluso l’olio d’oliva, per trattare una ferita o
una lesione cutanea.
La secchezza della pelle è causata sia da fattori esogeni (esterni) che endogeni (interni). Una
persona può essere colpita da più fattori contemporaneamente, e la severità della pelle secca
aumenterà con l’aumentare delle cause concomitanti.
La secchezza cutanea spesso può dipendere da alterazioni metaboliche, ovviamente il
trattamento dipende dalle cause che la determinano, in ogni caso la base della terapia deve
sempre prevedere trattamenti topici idratanti come ad esempio gli Oli naturali.
La pelle secca può verificarsi in qualsiasi parte del corpo, ma è più comune sul viso, sulle
mani, sulle gambe e sul torace. La pelle secca può causare prurito, desquamazione e
sensazione di tensione. La causa principale della pelle secca è la disidratazione della pelle,
che può essere causata da fattori esterni come clima secco, vento, acqua calda, esposizione al
sole e uso di prodotti per la pulizia della pelle aggressivi, o fattori interni come il sistema di
idratazione della pelle compromesso o condizioni di salute sottostanti. Mantenere la pelle
idratata con una routine di cura della pelle adeguata e bevendo abbastanza liquidi può aiutare
a prevenire o trattare la pelle secca.
E importantissimo mantenere entrambi i corpi ben idratati, consapevoli del fatto che la
maggior parte dell’acqua che si beve va prima al feto. Non a caso infatti, potrebbe verificarsi
una certa secchezza della pelle e una sensazione di disidratazione maggiore rispetto al
normale, che porta la pelle a indebolirsi e a seccarsi, creando addirittura in alcuni casi dei
piccoli buchi che fanno evaporare più rapidamente l’umidità dalla superficie.
La principale causa del prurito è la pelle secca o xerosi cutanea. Pelle secca e prurito
rappresentano un binomio molto comune. Le alterazioni del film idrolipidico, che
contraddistinguono la pelle secca, favoriscono una maggiore attivazione dei recettori
sensoriali innescando la sensazione di prurito.
In una ciotola mescolare due cucchiai di miele e di olio extra vergine di oliva.
Applica questo composto sui capelli senza strofinare. Lascia riposare per almeno
15 minuti;
Altro trattamento naturale è l’ Aloe vera:
Un rimedio naturale infallibile contro i capelli secchi.
I capelli secchi sono causati da una mancanza di sebo nel tessuto del capello, ovvero lo strato
di grasso naturale che avvolge il capello, donando all’intera chioma un aspetto setoso al tatto.
I capelli secchi possono essere il risultato di squilibri interni o esterni all’organismo, anche se
molto spesso prevalgono le cause di natura ambientale. Per molte persone – e per le donne in
particolare – i capelli secchi costituiscono un problema estetico non da poco, poiché spesso e
volentieri la secchezza conferisce ai capelli quel tanto odiato “effetto paglia” che dà, in un
certo senso, una sensazione di trascuratezza.
I capelli sono molto sensibili e per questo motivo è fondamentale non usare prodotti
aggressivi per lavarli. Per donare loro di nuovo lucentezza e dare vita ai capelli secchi e
crespi possiamo usare l’aceto di mele. Tutto ciò che dobbiamo fare è diluire 4 cucchiai di
aceto di mele in un litro e mezzo d’acqua. Dopo aver fatto lo shampoo, risciacquare i capelli
con questa soluzione e lasciatela agire per un paio di minuti. Infine, risciacquare con normale
acqua.
Prendetevi cura dei capelli stressati usando un balsamo che sia nutriente e idratante per la
capigliatura. Gli oli a base di karitè, mandorla, d’applicare sul capello e lasciare in posa sono
la giusta soluzione per dargli forza.
Evitare trattamenti aggressivi e stressanti come permanenti, extension o stirature.
Scegliere degli shampoo per capelli fini che abbiano una formulazione Specifica in grado di
dare nutrimento e volume alla chioma.
Utilizzare balsami e maschere per capelli che rendano i capelli morbidi e idratati.
Evitare un’eccessiva esposizione al sole.